1) Le attività psicoterapeutiche: tipologie di intervento
2) Modelli teorico-pratici e tecniche 3) La formazione professionale
4) Il setting terapeutico: frequenza, tempi e durata
5) Cos’è la psicoterapia: uno sguardo generale
6) La Psicoterapia olistica integrata: il nostro modello
1) Le attività psicoterapeutiche: tipologie di intervento
ψ Il nostro modello di Psicoterapia olistica integrata propone diverse attività psicoterapeutiche. Le attività e i modelli teorico-pratici utilizzati variano a seconda del tipo di intervento richiesto e delle caratteristiche del percorso terapeutico, individuale, di coppia oppure di gruppo.
• Psicoterapia individuale
• Psicoterapia di coppia
• Psicoterapia infanzia e adolescenza
• Psicoterapia di gruppo
• Seminari tematici esperienziali
• Workshop psicocorporei
2) Modelli teorico-pratici e tecniche
ψ Il modello “olistico-integrato”, sulla base della diagnosi psicocorporea, delinea un iniziale progetto terapeutico personalizzato: un progetto che consiste in modalità d’intervento e tecniche specifiche, le più adeguate al soggetto e ai disturbi psicologici e psicosomatici che presenta e a seconda delle problematiche esistenziali espresse dal paziente o di sue eventuali richieste specifiche. Modalità terapeutiche – psicoanalitiche, psicocorporee, psicodrammatiche, espressive, ecc. – da applicarsi nelle differenti fasi della cura e del processo evolutivo, ma scelte anche in base al tipo di attività professionale richiesta dal paziente e al setting in cui essa si svolge: psicoterapia individuale, di coppia o di gruppo, dell’adulto o dell’infanzia. Di seguito un elenco di modelli e tecniche terapeutiche:
Psicoterapia psicoanalitica
Bioenergetica
Psicoterapia Corporea Funzionale
Psicodramma
Respirazione bioenergetica
Rebirthing Integrativo
Meditazioni bio-dinamiche Ipnosi terapeutica
Espressione pittorica
Disegnare con l’emisfero destro del cervello
3) La formazione professionale
Psicoterapia Psicoanalitica. Training quadriennale con il Dr. Roberto Pani, docente Psicologia Clinica all’Università di Bologna, psicoanalista membro della American Psychological Association.
Psicodramma Analitico e Bioenergetica. Specializzazione quadriennale presso la Scuola di Psicoterapia Bioenergetica e Psicodramma Analitico, Bologna.
Psicoterapia Corporea Funzionale. Specializzazione quadriennale alla Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale, Firenze, Napoli.
Rebirthing Integrativo. Formazione biennale presso l’Istituto Internazionale di Rebirthing Integrativo, Milano.
4) Il setting terapeutico: frequenza, tempi e durata
Ψ Le attività psicoterapeutiche si differenziano per le caratteristiche del setting, per la frequenza e i tempi delle sedute e per la durata dell’intero percorso terapeutico.
♦ Psicoterapia individuale: sedute settimanali di un’ora. La durata del percorso varia a seconda delle richieste del paziente e della diagnosi del terapeuta. Un percorso breve, ovvero una terapia centrata su sintomi e problematiche specifiche, ha un percorso di cinque-sei mesi consistente in circa venti sedute. Un percorso durevole, più impegnativo ma anche più profondo, completo, esaustivo ed efficace, ha tempi più lunghi e una durata che può durare da due fino a quattro anni.
♦ Psicoterapia di coppia: dieci sedute di coppia di un’ora ogni una o due settimane. Si inizia con un incontro di coppia per esporre le problematiche seguito da due distinti colloqui individuali.
♦ Psicoterapia infanzia e adolescenza. Incontri individuali e sedute famigliari.
♦ Psicoterapia di gruppo: con Psicodramma e Psicoterapia corporea, cicli di 5 incontri, una domenica al mese, dalle ore 9,30 alle 17. Incontro preliminare per l’ammissione al corso. Minimo 6, massimo 12 partecipanti.
♦ Seminari tematici esperienziali: cicli di quattro incontri di una giornata dalle ore 9,30 alle 17.
♦ Workshop psicocorporei: cicli di quattro incontri ogni due settimane dalle ore 9,30 alle 13,30.
5) Cos’é la psicoterapia: uno sguardo generale
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La psicoterapia non cura semplicemente i sintomi del malessere. L’urgenza di alleviare sintomi dolorosi e insostenibili inducono paziente e medico a richiedere l’uso di farmaci antidepressivi, ansiolitici o analgesici. Malesseri percepiti con un’inquietudine crescente che si fa allarme: per il proprio equilibrio e per un vivere quotidiano che si fa sempre più difficile (la cura di sé, il lavoro, le relazioni). Una medicina: un rimedio che allontani il panico, che calmi l’agitazione e riporti il sonno. I farmaci producono effetti che vogliono essere, giustamente, antitetici ai sintomi. I farmaci sono spesso indispensabili, curano gravi malattie e salvano vite. Anche nel campo psicopatologico gli psicofarmaci placano i sintomi e attenuano il malessere. Ma col tempo offuscano bisogni e problematiche, sottraggono consapevolezza e significato: elementi essenziali invece in un percorso di psicoterapia.
La psicoterapia non è confidarsi e chiedere consigli. Non è neppure fare appello alla forza di volontà o altrimenti al pensiero positivo. Tutti i modelli psicoterapici in questo sono d’accordo. Ma le differenze, sia in teoria che nella pratica, sono innumerevoli. Osserviamole dal nostro punto di vista – olistico, psicocorporeo ed integrato – a cominciare dalla psicoanalisi. L’analisi del proprio mondo interiore genera una consapevolezza puramente intellettuale: una idealizzazione della psiche e delle sue vicissitudini, uno sguardo rivolto all’indietro, all’antico e al perduto che ridesta il passato in modo romantico e consolatorio. Ma neppure l’espressione di emozioni represse e la liberazione di passioni inconfessate sono una reale soluzione. La catarsi emozionale: il mito terapeutico di una palingenesi dell’anima, una guarigione che equivale ad una rinascita. L’analisi interiore del dolore e la catarsi liberatoria di impulsi repressi non risanano realmente e nel profondo gli squilibri e gli acciacchi di quell’unità psicosomatica che chiamiamo persona.
6) La Psicoterapia olistica integrata: il nostro modello